sabato 23 aprile 2016

007 - Varramista e Colleoli

Con un'immagine..


Scheda Tecnica 
  • Zona: Italia > Toscana > Pisa > Marti / Castel Del Bosco / Varramista
  • Lunghezza: 19 km
  • Dislivello (max-min): circa 150 metri
  • Difficoltà: media
  • Mezzi: piedi o mtb
  • Durata: circa 2.5 ore in mtb + soste
  • Consigli: macchina fotografica e navigatore gps / smartphone con viewRanger
Introduzione ..questo itinerario è adatto sia al trekking che alla mtb in mezzo a olivi, vigne e un poco di bosco ..tranne che per poche centinaio di metri è sempre strada bianca o asfaltata..una buona parte di questo percorso attraversa la magnifica tenuta di Varramista..

Traccia GPS ..è possibile scaricare la traccia GPS (.gpx) anche cercando su viewRanger il codice Piavola0007.



Partenza ..l’itinerario parte da uno dei punti di accesso alla tenuta di Varramista tra Marti e Castel Del Bosco, via Ricavo, dove lasciare l'auto..



..si può parcheggiare sulla destra, salvo nuove indicazioni di divieto che al tempo di questo articolo non c'erano..

..prendere la via centrale della foto a destra..



..dopo un tratto in pianura su strada bianca di circa 4 km inizia la salita ..


..dopo e prime salite di inizia a godere dei panorami sui numerosi vigneti e sulla vallata che separa la tenuta con la stada provinciale Palaiese dove sono presenti numerosi agriturismi..








..particolare attenzione serve sulla deviazione a destra indicata nell'immagine..

..tenere la destra e poi subito a sinistra..
..il mio compagno di uscita è comprensibilmente perplesso di fronte al sentiero, serve un esercizio di fiducia..il sentiero c'è anche se non si vede, l'erba è alta ma si può fare..


..la parte più "critica" di questo intinerario termina con la salita di fronte con la quale si arriva a Colleoli..


..girare a destra per rientrare nel bosco che unisce questa strada provinciale con Varramista..

..tenere la destra..


..scendere giù dalla collina e andare a sinistra, l'anello si chiude qui, non resta che fare un lungo tratto in pianura per tornare all'auto verso il parcheggio dell'auto..

Ci auguriamo che la vostra escursione su questo itinerario sia stata un'esperienza bella almeno quanto lo è stata per noi! :-)

sabato 16 aprile 2016

006 - Valle Delle Fonti e Monte Faeta

Con un'immagine..


Scheda Tecnica 
  • Zona: Italia > Toscana > Pisa > Asciano Pisano
  • Lunghezza: 8 km
  • Dislivello (max-min): circa 750 metri
  • Difficoltà: medio alta
  • Mezzi: solo a piedi
  • Durata: circa 5 ore + soste
  • Consigli: portarsi il pranzo al sacco con almeno 1.5 litri  di acqua a testa, non dimenticatevi la macchina fotografica e le scarpe adatte al trekking..sconsigliato affrontare questo percorso se ha piovuto nei giorni precedenti, il fondo è bene che sia asciutto specie durante le discese..portarsi anche una giacca a vento adeguata per quando si affrontano le zone in ombra o si arriva sulla vetta del monte Faeta.
Introduzione ..il percorso inizia immergendosi in una natura strepitosa entrando in contatto un’opera grandiosa e la sua storia, si tratta dell’acquedotto mediceo che portava l’acqua del monte pisano a Pisa, e che ha origine nella valle delle fonti sopra Asciano. Continuando si raggiunge il monte Faeta con i suoi 830 metri, dal quale si gode di un panorama bellissimo che spazia dal golfo di Baratti a sud fino al golfo di La Spezia a nord..avendo fortuna con la visibilità naturalmente. Sempre con la giusta visibilità si riescono anche identificare le isole di Gorgona (nord), Capraia, Corsica (dietro Capraia), Elba (sud)! ..sul ritorno si passa dal suggestivo complesso montastico di Mirteto, ormai abbandonato dalla metà del 1900.
Un articolo che descrive un giro più breve nella Valle Delle Fonti è quello che arriva solo a Mirteto, dove l'opera dell'acquedotto mediceo è descritta con maggiori dettagli.


Traccia GPS ..è possibile scaricare la traccia GPS in formato .gpx , come si può anche consultare il percorso su viewRanger cercando il codice Piavola0006.


Partenza ..l’itinerario a piedi parte si svolge nella valle delle fonti, partendo dalla fine di via Barachini ad Asciano Pisano, dove va lasciata la macchina..




..poco dopo aver imboccato il sentiero 119 tra gli ulivi si incontra sulla sinistra l'edificio ristrutturato di quella che fu la casa del Cloratore, colui che gestiva il flusso d'acqua verso l'acquedotto. Adesso l'edificio ristrutturato è adibito a foresteria..




..proseguendo sul sentiero, dopo 200 metri, troviamo il Cisternone. Questo edificio con le sue vasche capienti (circa 400 metri cubi) permetteva di purificare le acque per sedimentazione prima di immetterle nell'acquedotto..

..più avanti si trova un altro edificio che fu anch'esso adibito a cisterna. Fu distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, ormai ridotto a rudere..


..arrivati al bivio in corrispondenza del ponte sul torrente Zambra (a monte diventa Rio Foce di Pennecchio) troviamo una casetta con una fonte..noi abbiamo bevuto ed era ottima acqua!

..a questo bivio si può andare a sinistra dirigendosi direttamente al complesso monastico di Mirteto (vedere itinerario 001) oppure proseguire sul sentiero 119 per arrivare sul monte Faeta! ... si può arrivare sul Monte Faeta anche passando da Mirteto, col senno di poi posso dire che salire da Mirteto è il percorso migliore..meglio infatti affrontare una maggiore pendenza salendo. 


..il sentiero 119 si inerpica costeggiando per buona parte il rio Foce di Pennecchio e le numerose fonti che approvvigiornavano l'acquedotto mediceo, e che sono ancora utilizzate per alimentare l'acquedotto odierno..





..delle buone scarpe da trekking saranno utili su questo terreno ripido e quasi sempre umido..



..ad un certo punto del percorso potrete notare un muretto basso sulla destra del sentiero, all'interno del quale passano ancora oggi le tubazioni in terracotta che dopo aver raccolto le acque a monte dai numerosi "bottini" le portavano a valle..





..giunti alla fonte Della Scarpa D'Orlando cambiamo sentiero passando dal 119 al 117 ..







..proseguendo sul sentiero 117 in direzione campo di Croce si giunge dopo non molto alla Casa Della Guardia (o di quel che ne resta).. 



..proseguire in direzione Campo Di Croce sempre sul sentiero 117 che su questo tratto si chiama anche Via Tobler..




..il panorama da Via Tobler è sulla piana pisana, si potrà riconoscere la pista dell'aeroporto Galilei di Pisa..


..nel tempo ci sono state delle frane..



..vista sul monte Serra e sul il sito dell'antenne per le telecomunicazioni..


..arrivati a Campo Croce, da qua questo crocevia si possono raggiungere Santallago, Vorno, Castelmaggiore, e naturalmente il monte Faeta! 




..proseguiamo per il monte Faeta..

..a questo bivio noi abbiamo preferito rimanere a sinistra, evitando il sentiero "00"..è più lungo ma sale più lentamente e il panorama è bello..



..ecco che il panorama si apre sul versante lucchese, e con un poco di sforzo si può notare la struttura dell'acquedotto (anch'esso in stile romano) che parte da Vorno alla volta di Lucca..


..ci siamo quasi, ecco sullo sfondo la vetta del mone Faeta e la salita che faremo! ..e sulla destra una vasca di raccolta dell'acqua piovana per il sistema di contrasto agli incendi sul monte pisano..



..salire a destra per raggiungere la vetta più in fretta, naturalmente è maggiore la pendenza..


LA VETTA DEL MONTE FAETA .. siamo a 830 metri, il panorama verso il mare e la piana pisana è veramente notevole, con la giusta visibilità. Da sinistra (sud) si può riconoscere il golfo di Baratti che quasi senza interruzioni sembra continuare sull'isola d'Elba ..se poi lo sguardo continua verso nord si può riconoscere la sagoma della Corsica, isola di Capraia e isola Gorgona..infine verso nord si può riconoscere il golfo di La Spezia .. quassù si potranno ammirare i voli di bellissimi uccelli rapaci, in grado di sfruttare le correnti ascenzionali..



..spostando invece lo sguardo verso sud si possono riconoscere il Verruchino (la vetta più vicina) e la Verruca in lontananza..



LA DISCESA ..si inizia a scendere, e per chiudere l'anello su Mirteto dobbiamo prendere il sentiero 00 che costeggia la rete nella foto, è piuttosto ripido, direi che è la parte su cui prestare la maggiore attenzione. E' una discesa da fare preferibilmente con il terreno asciutto, e meglio se si hanno le scarpe da trekking.. servono piccoli passi, calma e molta attenzione..è molto bello..





..arrivati al crocevia in corrispondenza del cartello nella foto si deve prendere il sentiero 121 verso sinistra, inizia la discesa verso Mirteto..e anche qui si deve prestare attenzione perchè è ripido..





MIRTETO .. il complesso monastico di Mirteto è estremamente suggestivo, è bellissimo, incastonato nella valle delle fonti si dice risalga all'anno 1000, e disabilitato dalla metà del 1900..qui la natura sta avvolgendo gli edifici. Qualcuno si sta curando del posto, per lo meno della vegetazione e di alcune piante..è il posto ideale per fermarsi a riposare e fare un pic nic ..



..lungo la discesa verso la macchina potrete notare diversi sughere..



..l'anello si richiude in corrispondenza del ponte sul torrente Zambra (o foce di Pennecchio) accanto alla fontana..non resta poi che scendere ancora verso l'auto..


..personalmente dopo un percorso del genere non manco mai di fare un poco di stretching per le gambe, per ridurre gli effetti e i dolori dei due giorni successivi..ricordatevi che le gambe nella discesa sono state parecchio stressate..

Ci auguriamo che la vostra escursione su questo itinerario sia stata un'esperienza bella almeno quanto lo è stata per noi! :-)